Vietri è il primo tra i paesi della Costiera rivolto sul golfo di Salerno situata a ridosso della valle di Bonaria. È una caratteristica cittadina che sembra confondersi con il paesaggio roccioso da cui è composta. Gruppi di case aggrappate a bastioni di roccia calcarea a precipizio sul mare fanno di Vietri un paese singolare. Vietri sul Mare è famosa soprattutto per l'arte della fabbricazione della ceramica. Numerose fabbriche artigianali in ogni angolo della cittadina arricchiscono di colori un paesaggio già di per sé meraviglioso. Agli inizi del 1920, sulle tracce dell'antica arte locale le ceramiche cominciano a fondersi con la professionalità espressi di alcuni personaggi stranieri. L'impronta di questi artisti aprirà una nuova stagione espressionistica che fondendosi con quella locale darà luogo alla nascita di nuove forme dipinte che diventeranno un classico. La sua spiaggia, sottolineata da due scogli soprannominati i due fratelli, preannuncia il grande scalo marittimo di Salerno.
CETARA
Da Vietri ci spostiamo a Cetara, cittadina nota per l'intensa attività che ruota intorno alla pesca, per il particciolo del numerosi pescherecci per le fabbriche di conserve ed altre attività artigianali. Probabilmente anche il suo nome trae origine dalla pesca, Cetara deriva da cetari, che era il nome degli antichi mercanti del pesce. Ancora oggi i suoi cittadini mantengono in vita l'industria della conservazione del pescato che produce tra l'altro la famosa colatura di alici. La sua origine risale alla cultura gastronomica greco romana. Il prezioso liquido è stato usato dalla gente della regione per secoli come piatto di magro per il cenone della Vigilia di Natale. La colatura di alici nasce probabilmente ad opera del monaci cistercensi i quali salavano le alici pescate in agosto in botti dalle doghe. Quando il sale faceva maturare le alici, il liquido che gocciolava veniva raccolto e usato per condire le carni e le verdure. Nei secoli questa tradizione è stata conservata e tramandata. Oggi la colatura di alici è un olio pregiato che viene venduto nelle botteghe tipiche di Cetara.
MAIORI
Maiori si presenta ridente ad un turismo tranquillo e di qualità. In questo piccolo comune svetta l'antica Torre Normanna, la cui struttura è rimasta intatta nei secoli ed è ad oggi una struttura funzionante adibita a raffinato ristorante. Oltre ad essa al confine tra Maiori e il vicino comune di Minori spicca maestoso il Castello dei Mezzacapo anche conosciuto come castello Miramare che si erge su uno sperone roccioso in località Torticella. Nasce come costruzione voluta dal viceré Pedro de Toledo agli inizi dell' 800 e il suo stile che richiama quello del castelli della Loira fu un capriccio del marchese Mezzacapo. La struttura nacque per difendere la parte occidentale di Maiori. Negli anni è stato ristorante, casinò, discoteca e ad oggi gli interni sono stati interamente ristrutturati per farne una struttura ricettiva di extra lusso.
MINORI
Anticamente conosciuti come "Rheginna Major'e "Rheginna Minor", Maiori e Minori furono probabilmente fondate dagli Etruschi per la ragione dell'epitelio finale, in comune a molte parole etrusche. Certa è però la massiccia presenza degli antichi romani, i quali costruirono numerose ville e residenze, le quali possono essere ammirate tutt'ora. Minori, infatti, conserva un'eccezionale villa marittima proprio al centro del paese. Di età imperiale, permette di ammirare splendidi mosaici policromi ed uno stupendo vivarium. Numerose sono qui le attività artigianali, di pasticceria e di liquori esportati in tutto il mondo.
ATRANI
Abbandonando Amalfi, appena dopo un tornante, compare Atrani che ammalio ne- gli anni 20 Cornelis Escher. L'artista dedicò alla piccolissima cittadina costiera una serie di disegni e schizzi che la resero famosa. Atrani, a soli 700 metri dalla più nota Amalfi, è l'unico paese della Costiera a con- servare intatto il suo antico carattere di piccolo borgo di pescatori. Si estende lungo la valle del fiume Dragone cosi detto perché la leggenda vuole che ivi si nascondesse un terribile drago che sputava fuoco. Atrani è il più picco- lo comune dell'Italia meridionale per estensione territoriale e secondo solo a Fiera di Primiero. Atrani è stato più volte adoperato come set cinematografico per film e spot pubblicitari entrando a far parte del Borghi più Belli d'Italia. La Collegiata di Santa Maria Maddalena fu eretta ad Atrani nel 1274 sui ruderi di un fortilizio medievale per iniziativa degli atranesi che vollero cosi ringraziare la santa per averli liberati dell'insediamento nella città di una colonia di soldati saraceni. Nel corso del tempo la chiesa ha subito notevoli interventi di restauro. La facciata della chiesa viene ritenuta l'unico esempio di rococo sulla costa d'Amalfi.
RAVELLO
La notevole ricchezza culturale che cela questo paesino, la solarità maestosa dei suoi edifici e delle sue roccaforti, le ville e lo splendido panorama sulla costiera non possono non incantare il turista. La Città della Musica, l'antica Rebellum, ospita ogni anno il prestigioso Festival Internazionale di Musica che l'ha resa famosa in tutto il mondo. Il cuore di Ravello è Piazza del Vescovado luogo di incontri dove si affacciano il Duomo, scrigno di artistici gioielli e la torre d'ingresso della superba villa Ruffolo. Questa, la cui originaria costruzione risale al 1200, appartenne nel corso del tempo alla potente famiglia Ruffo, infine alla metà dell'Ottocento allo scozzese Francis Neville. Passeggiando intorno alla villa possiamo ammirare la possente torre e il celebre giardino amato da Wagner. Nell'antica Rebellum sono giunti tanti; Intellettuali ed artisti, poeti e dive vi hanno soggiornato. Hanno scritto o amato, da Giovanni Boccaccio a Greta Garbo, autentica icona del cinema di tutti i tempi fino a Gore Vidal che ha lasciato da poco l'incanto dei suoi monumenti, la magnificenza e la descrizione delle ville e degli hotel di charme che l'hanno resa Patrimonio dell'Umanità.
SCALA
Scala è un piccolo borgo situato a 450 metri sul livello del mare, al centro della catena dei monti Lattari, immerso nei verde del boschi, tra terrazzamenti di uliveti e vigneti. Scala conserva una parte antica del paese, ricca di strette e ripide stradine che si inoltrano tra le case arroccate e disposte, appunto, a forma di scala. Scala, detta la leonessa di Amalfi, fu l'acropoli della Repubblica Amalfitana e con essa ne divise gli onori e le avverse vicende. Il suo gioiello più prezioso è una tra le 41 riserve biogenetiche italiane, la Valle delle Ferriere. Questa è un pezzo di natura pressoché intatto perché nascosto e impervio da visitare ed è attraversato per tutta la sua lunghezza dal rio Canneto dalle acque cristalline.
AMALFI
Amalfi viene vista come un richiamo continuo per i turisti di tutto il mondo. Una storia tra leggenda e realtà vuole Amalfi, fondata nel quarto secolo dagli antichi romani. Le tonalità cromatiche che variano di ora in ora rendono questo mare assolutamente ineguagliabile. Fin dall'antichità la storia di Amalfi è rivolta verso il mare. Essa tenne i contatti con I'Oriente facendo affluire nuovamente in Europa dopo la caduta dell'impero romano le spezie e la carta. La città col tempo consegui una considerevole forza grazie al suoi mercanti che riuscirono a sottrarre agli arabi il monopolio dei commerci mediterranei. Fu cosi che la potenza di questo piccolo paese di pescatori entrò nella storia delle repubbliche marinare. Famoso è il Duomo: dedicato a Sant'Andrea, sorge al termine di una ripida scalinata e sovrasta l'omonima piazza al cui centro è collocata la settecentesca fontana del popolo. La struttura risente fortemente degli stili romanico prima e bizantino e islamico poi, la facciata è ricoperta di maioliche policrome del diciannovesimo secolo. L'interno è barocco anche se è stato rimaneggiato più volte. Di notevole importanza è anche il chiostro del Paradiso al quale si accede dell'atrio del Duomo vi è poi l'Arsenale della Repubblica, un grande edificio dei suggestivi saloni in pietra con volta a sesto acuto.
PRAIANO
Aggrappato alla Costiera Amalfitana, affacciato su un paesaggio altamente sugge stivo, Praiano sembra galleggiare tra due tipi di azzurro quello del mare, su cui è placidamente adagiato e quello di un cielo che completa una cornice fatta di sole, di roccia e di brezza. Si trova geograficamente alle pendici dei monti Lattari; dal monte S. Angelo scende a tre Pizzi, verso il Capo Sottile, in una delle più belle insenature della Divina Costiera al centro tra Amalfi e Positano. Nel Medioevo Praiano, antica Plagianum, era uno dei piccoli borghi della Repubblica Amalfitana; da allora il nucleo abitato è caratterizzato da due entità: il casale Praiano in alto e il casale Vettica Maggiore in basso. Pertanto, è una città di mare e allo stesso tempo sede delle famose botteghe di seta, filo, lino e soprattutto corallo, nelle sue ricche acque. Praiano fu scelta da Carlo I d'Angiò come sede dell'università, e i governatori scelsero la loro corte come luogo di villeggiatura. È la meta di un viaggio spirituale per i giovani amanti delle belle arti e della letteratura, che lasciano nel loro lavoro le emozioni e i consigli di ovunque vadano.
FURORE
Furore è un paese non paese col suo abitato sparso sui fianchi della montagna a strapiombo sul mare che si offre a piccole dosi. Quando Furore scende sulla costa, si scopre la meraviglia di un piccolo fiordo nel quale il mare trascende in un colloquio intimo e sensuale con la Terra. Antica e senza sosta, in questa terra, è la cura dei vigneti e il vino che ne cattura i sapori e i profumi del mare e della montagna. Qui le viti si sdraiano su pietre che piombano su terrazze verso il mare nella più arida e generosa agricoltura del mondo. Ma Furore è anche arte, se entri in una chiesa scoprirai cicli di affreschi antichi di quasi mille anni. Nella chiesa di San Giacomo sono raffigurati affreschi di influenza bizantina che raccontano le storie di Santa Margherita. Nella chiesa di Sant'Elia uno splendido trittico ligneo quattrocentesco, tra i più belli della Costiera, raffigura la Madonna fra i santi Elia e Bartolomeo. E oggi con la passione che li anima, i furoresi hanno continuato a far dipingere sui muri in una rinnovata modernità. Lungo le strade e le case che scendono sul mare hanno ricreato un museo a cielo aperto con centinaia di graffiti realizzati dai più grandi artisti di oggi.
POSITANO
Positano è considerata la perla della costiera amalfitana. E' un esempio di architettura spontanea, è incastonato nella roccia a strapiombo sul mare. Le sue case colorate si estendono a grappoli e sono costruite su gradoni spesso ripidissimi, che scendono fino alla spiaggia. Vicoli e stradine strettissime intercalate da scalinate lunghe e ripide attraversano tutta la cittadella fino ad arrivare al mare. Il modo migliore per godere Positano è il percorrere le sue stradine piene di piccoli negozi. È dall'alto di Positano che si possono ammirare scorci panoramici che riempiono di bellezza gli occhi e l'anima dall'alto sulla piccola città, sbarcarvi dal mare è veramente un esperienza unica che riempie di bellezza gli occhi e l'anima! Ed è proprio dal mare, che intorno al I sec. d.C arrivarono per primi i Romani, intenti a costruire a Positano e lungo la Costa d'Amalfi sontuose ville marittime 'per l'esercizia dei loro raffinati ozi'. La villa di Positano sarebbe appartenuta a Posides Claudi Cesaris, liberto dell'imperatore Claudio, da cui il nome di Posidianum esteso dalla villa all'intero luogo. Un'altra villa fu edificata sulle Isole de Li Galli, a largo della spiaggia Grande; già abitate secondo il racconto omerico dalle sirene Ligea, Leucosia e Partenope, che si sarebbero suicidate perché Ulisse scampò all'insidia del loro canto, durante il Medioevo gli Angioini vi costruirono una torre anti-saraceni, fino ad essere acquistata nello scorso secolo prima da Leonide Massine e poi da Rudolph Nureyev, famosi coreografi e ballerini russi.
CONCA DEI MARINI
Il comune si estende lungo la costa per soli tre chilometri, il suo nome deriva dalla sua conformazione a forma di conca e dalla buona conoscenza dei suoi marinai delle tecniche di navigazione. Il borgo è costruito su due livelli: il primo a filo d'acqua, il secondo costituito da case sparse tra orti, limoneti e uliveti dei terrazzamenti tipici che sono collegate da scalinatelle che portano fino al mare tra gli odori della ricca e spontanea vegetazione di erbe aromatiche.